Come iniziare con il reverse engineering?

Lo scopo principale, se non l’unico, del reverse engineering è quello di acquisire conoscenze sulle fasi di progettazione e sviluppo di un prodotto apparentemente finito. Per esteso, il reverse engineering serve per affrontare problemi pratici come tempi di fermo macchina, sostituzione di parti e problemi di manutenzione o riparazione.

L’implementazione di un processo di reverse engineering è il punto di partenza di un modello di trasmissione della conoscenza. Nel presente, aiuta a risolvere i problemi di produzione, ma il suo vantaggio principale è quello di creare e salvaguardare la conoscenza per il futuro. Le parti e i prodotti sottoposti a reverse engineering generano dati e informazioni di progettazione a vantaggio di futuri sforzi di sviluppo del prodotto, MRO e disponibilità di parti di ricambio.

Teniamo presente che non è mai troppo tardi per imparare le basi di qualcosa. Ecco perché abbiamo creato questo guida dettagliata per principianti al reverse engineering.

Dimostrazione del flusso di lavoro dell'intero processo di acquisizione dei dati 3D (mesh), scansione 3D su un modello CAD.

Flusso di lavoro del reverse engineering (scan-to-CAD)

Ecco come consigliamo di iniziare con il reverse engineering

Il prodotto: scopri quale prodotto desideri sottoporre a reverse engineering

Il più delle volte, questa parte è ovvia. Usiamo la nostra immaginazione e pensiamo a un produttore di altoparlanti che fabbrica da solo quasi tutti i componenti, tranne alcuni, tra cui il cestello, realizzato dal fornitore A.

Il fornitore A viene acquisito dall’azienda X. L’azienda X continua a produrre il cestello dell’altoparlante, ma l’adattamento non è più perfetto. Poi la società X va in bancarotta. In teoria, non c’è più speranza. Ciò significa che non importa quanto ti sforzi di trovare un equivalente esatto del pezzo originale, dovresti aggirare la barriera della trasmissione della conoscenza all’interno di entrambe le società, essere in grado di recuperare progetti precedenti miracolosamente sopravvissuti all’acquisizione e al potenziale trasferimento, assicurandoti allo stesso tempo che l’intero processo non violi i diritti di brevetto e rimanga conforme agli standard ISO.

Il design originale del cestello è stato molto probabilmente perso nel processo di acquisizione e il design dell’azienda X non è all’altezza degli standard di qualità del produttore di altoparlanti.

La soluzione? Eseguiamo il reverse engineering del cestello e dell’intero altoparlante, e portiamo l’intero processo di produzione all’interno dell’azienda.

La ricerca: fai la tua ricerca e assicurati di capire come funziona il prodotto.

Conosci il tuo prodotto, ma il fatto che alcuni dei suoi componenti siano stati fabbricati da un fornitore di terze parti rimescola tutte le carte. Comprendere come funziona il prodotto in base alle funzioni specifiche di ciascuna delle sue parti ti dà il controllo completo su ciò che può essere fatto nel presente (ad esempio, tornare alla fase di produzione), nel prossimo futuro (ad esempio, miglioramenti del prodotto) e nel lungo periodo (ad esempio, sviluppo del prodotto basato su progetti precedenti).

Quali sono le implicazioni della riprogettazione del componente (ovvero il cestello) tramite tecniche di reverse engineering? È necessario raccogliere quante più informazioni possibili: adattamento e orientamento dei componenti, dimensioni, materiale, attacchi e relazioni con altre parti (ad esempio elettriche, meccaniche, acustiche, ecc.), compatibilità e così via. Alla fine, questo processo probabilmente ti farà ripensare ogni singolo aspetto del prodotto. Ad esempio, e questa staffa? Modelliamo anche questa.

Una persona esegue una scansione di un collettore utilizzando uno scanner MetraSCAN 3D

Il reverse engineering con la scansione 3D consente ai produttori automobilistici di analizzare, controllare e replicare parti esistenti per riparazioni o miglioramenti.

Il piano: crea un piano su come procedere.

Anche se i tempi di inattività prolungati della produzione possono esercitare un’enorme pressione sulle vendite e sulla spedizione, il vero nemico è la mancanza di controllo quando si pensa a come si procederà alla retro-ingegnerizzazione dell’altoparlante.

Sebbene l’obiettivo finale sia ottenere dati sufficienti per progettare e produrre l’assieme cestello e staffa, non ci sono buoni motivi per affrettarsi. È necessario uno smontaggio attentamente pianificato del prodotto. Ma non è tutto: quale metodologia di reverse engineering utilizzerai? Tramite consulenti o internamente? Strumenti di misura tradizionali o tecnologia di scansione 3D? Dove archivierai i dati? Chi sarà il responsabile? Cosa farai con i dati reali? Qual è l’obiettivo finale? Conoscere le risposte alla maggior parte di queste domande si rivelerà inestimabile per lo sviluppo futuro del prodotto e gli sforzi di progettazione.

La dissezione: inizia a smontare il prodotto e a capire come viene assemblato

Alcuni dicono che questa è la parte divertente. La scoperta di informazioni su prodotti e componenti è ciò che rende questo passaggio una meraviglia paragonabile ai ritrovamenti archeologici. Anche se questo passaggio potrebbe essere un po’ lungo, smontare il prodotto e scansionare i suoi componenti rivela informazioni essenziali che si possono essere perse rispetto al progetto originale, a causa di un bug all’infrastruttura di archiviazione dei dati, della migrazione dalla carta all’elettronica e per altri motivi.

Il modo migliore per procedere è ispezionare ogni elemento, assicurandosi che nulla sia lasciato al caso: sialle specifiche dei componenti, che il modo in cui vengono assemblati. C’è sempre spazio per miglioramenti in entrambi i casi, ne parleremo più avanti.

Tecnologie avanzate come la scansione 3D possono essere una parte importante di un progetto di reverse engineering. La dissezione del prodotto è una cosa, ma ottenere i dati grezzi relativi a specifiche meccaniche, connessioni, posizionamento, punti di attrito, cuscinetto di carico, ecc. porta i dati a un livello completamente diverso e la scansione 3D è un modo efficiente per estrarre questi dati.

Nel nostro caso, si devono ottenere quante più informazioni possibili sull’assemblaggio del cestello e della staffa. Il percorso migliore consiste nell’eseguire la scansione dei progetti precedenti dei componenti dell’altoparlante, se disponibili. Un altro approccio sarebbe quello di misurare con precisione tutto ciò che è a posto per riempire il vuoto lasciato dall’assemblaggio del cestello.

Il modello: creare un modello o un prototipo del prodotto

Ora abbiamo i dati. E adesso?

I dati ora digitalizzati fungono da modello dei componenti nel loro stato attuale. Da qui il nome “reverse engineering”: Prendi un prodotto finito e procedi all’indietro fino ad arrivare alla fase di progettazione preliminare.

I dati possono quindi essere ulteriormente ispezionati utilizzando software specializzati o generici per rivelare aree di miglioramento, recuperare specifiche meccaniche che potrebbero essere andate perse a causa di vari motivi, proteggere le proprietà dei componenti in un formato digitale che può essere archiviato, condiviso, versionato ed elaborato. Ciò a sua volta consente agli ingegneri di rimodellare i componenti e di costruire un prototipo che tenga conto delle nuove informazioni acquisite per risolvere le sfide iniziali. Come accennato in precedenza, il reverse engineering affronta i problemi di “adesso” e offre la flessibilità necessaria per adattarsi a progetti, modifiche, miglioramenti e sviluppi imminenti.

Confronto tra un vero casco da sci e un casco modello 3D nel software VXelements

Processo di sviluppo del prodotto: modello 3D del casco

Il test (e il perfezionamento): testare e perfezionare il modello o il prototipo

Questo passaggio parla da sé: significa sostanzialmente portare l’assemblaggio digitale nel mondo reale, testarlo e assicurarsi che soddisfi tutte le aspettative stabilite all’inizio del processo di reverse engineering.

Quali sono gli indicatori di qualità? Come si confronta il prodotto con i modelli precedenti? Che dire dei potenziali effetti causati da condizioni ambientali difficili, vibrazioni, calore, pressione, uso ripetuto o intensivo dovuti ai test ciclici? Anche se la versione precedente del prodotto non ha superato ogni singolo test e perfezionamento, questo diventa il passaggio chiave per assicurarti di (ri)lanciare la produzione basandoti sulla ricerca e su dati fruibili.

Qualsiasi discrepanza tra il materiale testato e le aspettative finali deve essere portata al tavolo da disegno per essere perfezionata.

I risultati: costruisci un rapporto o una presentazione dei tuoi risultati

Dal momento che il reverse engineering di un componente, di un assemblaggio o di un prodotto non è un’impresa da poco, l’intero processo deve essere esaminato dal punto di partenza fino alla fine. Non possiamo sottolineare abbastanza l’importanza di documentare tutto dal punto A al punto Z: in caso contrario, la ricetta per un altro progetto o un altro set di dati andrà fuori strada, con conseguente ulteriore arresto della produzione nell’impianto. La tua relazione o presentazione dovrebbe includere:

  • Causa
  • Destinazione d’uso del prodotto al termine del processo
  • Metodologia di reverse engineering
  • Problemi riscontrati
  • Aree di miglioramento
  • Suggerimenti, punti salienti, esperienza complessiva

Non sei tenuto a trovare una soluzione universale a tutti i problemi relativi al prodotto, ma piuttosto a fungere da messaggero nel processo di miglioramento continuo. Inoltre, potresti aver portato alla luce ulteriori problemi minori il cui metodo di risoluzione potrebbe richiedere l’intervento di altri membri del team o dipartimenti.

Alla fine, la relazione o la presentazione dovrebbe essere parte integrante del meccanismo di trasmissione della conoscenza utilizzato dalla tua azienda per prevenire la perdita di informazioni importanti.

Miglioramento continuo e soluzioni alternative

Il reverse engineering può essere eseguito in vari modi e problemi come l’indisponibilità del cestello degli altoparlanti possono essere risolti con soluzioni diverse. Quando si parla di oggetti, un ciclo di (ri)sviluppo del prodotto ottimale richiede strategia, calendarizzazioni sensate, attività a valore aggiunto, ottima comunicazione e sprechi minimi, ed è qui che i tradizionali metodi di reverse engineering di solito falliscono.

Metodi avanzati e tecnologie brevettate come strumenti e software di scansione 3D possono essere sfruttati per risparmiare tempo e riassegnare risorse a lavori importanti. Più rapida è la risoluzione, maggiori sono le possibilità di rimettere in carreggiata il processo di sviluppo.

Articolo scritto da Creaform

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